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L’ONDA GUIDA

Louis-Vic­tor Pier­re Ray­mond Duca de Broglie,
in bre­ve Louis de Broglie,
è sta­to un fisi­co e mate­ma­ti­co francese;
discen­den­te indi­ret­to di Jac­ques Nec­ker, M.me de Staël e del baro­ne Holstein (*),
fu acca­de­mi­co di Fran­cia … ma cono­sciu­to soprattutto
per il suo con­tri­bu­to all’e­vo­lu­zio­ne del­la fisi­ca ondulatoria
negli anni più fer­vi­di e dibat­tu­ti del­la nuo­va scien­za dei quanti.
Nel 1924 pro­po­se – ma non dal nul­la – che la mate­ria in talu­ne circostanze
mani­fe­stas­se carat­te­ri­sti­che pro­prie di un’on­da (l’on­da guida),
ana­lo­ga­men­te e vice­ver­sa all’on­da luminosa
a cui Ein­stein ave­va ‘dato cor­po’ cir­ca ven­t’an­ni pri­ma, con il «foto­ne»!
Nel 1927 si appu­rò che le cose sta­va­no pro­prio così
e due anni dopo il Duca de Bro­glie si fece un viag­get­to a Oslo.

Il testo, del 1937 in ori­gi­na­le fran­ce­se, è affascinante
sia per la ter­mi­no­lo­gia, che oggi appa­re a vol­te ingenua
essen­do appe­na ‘sboz­za­ta’ per la novel­la ed evol­ven­te mate­ria
sia per l’en­fa­si che se ne coglie anche in tra­du­zio­ne.   (a.m. IX’24)

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   … per tut­to il seco­lo scor­so la natu­ra pura­men­te ondu­la­to­ria del­la luce é sta­ta ammes­sa sen­za con­te­sta­zio­ne.  Come si sa, esi­sto­no diver­se spe­cie di luce sem­pli­ce, cia­scu­na del­le qua­li cor­ri­spon­de a un « colo­re » ben deter­mi­na­to.  La luce bian­ca emes­sa dai cor­pi incan­de­scen­ti, il fila­men­to d’u­na lam­pa­da elet­tri­ca per esem­pio, è for­ma­ta dal­la sovrap­po­si­zio­ne d’u­na serie con­ti­nua di luci sem­pli­ci, i cui colo­ri varia­no pro­gres­si­va­men­te dal vio­let­to al ros­so, e che for­ma­no lo « spet­tro ». La teo­ria ondu­la­to­ria del­la luce distin­gue ogni spe­cie di luce, ogni com­po­nen­te del­lo spet­tro, per lun­ghez­za d’on­da; in altre paro­le, fa cor­ri­spon­de­re a ogni colo­re una lun­ghez­za d’on­da.  Sic­co­me i feno­me­ni d’in­ter­fe­ren­za dipen­do­no dal­la lun­ghez­za d’on­da, essi per­met­to­no di misu­ra­re le lun­ghez­ze d’on­da cor­ri­spon­den­ti ai diver­si colo­ri del­lo spettro. …

     Cir­ca tren­ta anni fa nul­la met­te­va in dub­bio la natu­ra pura­men­te ondu­la­to­ria del­la luce e del­le altre radia­zio­ni.  Ma dopo d’al­lo­ra si sono sco­per­ti dei feno­me­ni pro­dot­ti dal­le radia­zio­ni, fin là sco­no­sciu­ti, che sem­bra­va­no spie­ga­bi­li solo con la ipo­te­si cor­pu­sco­la­re.  Il prin­ci­pa­le di que­sti feno­me­ni è l’ef­fet­to foto-elet­tri­co (**).  Ecco in che con­si­ste: quan­do si illu­mi­na un pez­zo di mate­ria, un metal­lo per esem­pio, si vede fre­quen­te­men­te que­sto pez­zo di mate­ria espel­le­re elet­tro­ni in rapi­do movi­men­to.  Lo stu­dio di que­sto feno­me­no ha mostra­to che la velo­ci­tà degli elet­tro­ni espul­si dipen­de dal­la lun­ghez­za d’on­da del­la radia­zio­ne inci­den­te e dal­la natu­ra del cor­po irra­dia­to, ma non dipen­de affat­to dal­la inten­si­tà del­la radia­zio­ne inci­den­te … .   Ein­stein, … ha ammes­so che le radia­zio­ni sono for­ma­te da cor­pu­sco­li che tra­spor­ta­no un’e­ner­gia …  E allo­ra i fisi­ci si sono tro­va­ti mol­to imba­raz­za­ti per­ché da un lato vi è l’in­sie­me dei feno­me­ni d’in­ter­fe­ren­za e dif­fra­zio­ne i qua­li pro­va­no che la luce è for­ma­ta da onde e dal­l’al­tro lato c’è il feno­me­no foto-elet­tri­co e altri feno­me­ni sco­per­ti recen­te­men­te, i qua­li pro­va­no che la luce è for­ma­ta da cor­pu­sco­li, da « foto­ni », come si dice ora. …
… Ma se que­sto è vero per la luce non si può sup­por­re che lo sia altret­tan­to per la mate­ria? Tut­to lo sfor­zo dei fisi­ci era teso a ridur­re la mate­ria a non esse­re altro che un vasto insie­me di cor­pu­sco­li. Ma, sic­co­me non si può disgiun­ge­re un foto­ne dal­l’on­da che gli è uni­ta, si potrà pen­sa­re che anche i cor­pu­sco­li di mate­ria sia­no sem­pre asso­cia­ti a un’on­da. … que­sta teo­ria del lega­me tra i cor­pu­sco­li e le loro onde è oggi cono­sciu­ta sot­to il nome di Mec­ca­ni­ca ondulatoria. …

 

Al_peoceto_risorto  – Vene­zia 2013   •   archi­vio a.m.

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(*) Jac­ques Nec­ker: poli­ti­co ed eco­no­mi­sta svizzero/francese.  Fu ‘Con­tro­leur Gene­ral des Finan­ces’ di Lui­gi XVI di Fran­cia e padre di Mada­me de Staël.
Anne-Loui­se Ger­mai­ne Nec­ker, baro­nes­sa di Staël-Hol­stein, meglio nota come ‘Mada­me de Staël’: scrit­tri­ce,  famo­sa per i suoi ‘salot­ti let­te­ra­ri’, tra Fran­cia, Sviz­ze­ra e Germania.
Baro­ne Erik Magnus Staël von Hol­stein: nobi­le e diplo­ma­ti­co sve­de­se.  Fu mari­to del­la sunnominata.

(**) … che val­se il Nobel a Ein­stein nel 1922

 

 

MATERIA E LUCE  di  LOUIS DE BROGLIE
Valen­ti­no Bom­pia­ni ed. 1940-XVIII  –  Milano
trad: dott. V. Por­ta   ••   estrat­ti dal­le pgg. 26- 28          ·:·:·:·:· cor­si­vi a.m. IX’24

Pubblicato in S. T. DREAMs